La dimensione dell'azienda era la piccola bottega familiare, che appaltava il lavoro avvalendosi di tessitori a domicilio. L'orientamento dei mercanti-imprenditori chieresi puntava sul largo consumo avvalendosi del contenimento dei costi di produzione, considerato che il fustagno era un tesuuto tipo "saia" da tre, di qualità medio-bassa, di colore azzurrognolo-bluastro, tinto col gualdo ("isatis tinctoria"), esportato dal porto di Genova in tutto il mondo.
Una deformazione della parola "genova" potrebbe spiegare il termine "blue jeans", riferito al famoso tessuto, diffuso in anni più recenti, che presenta le stesse caratteristiche dell'antico fustagno chierese. La produzione del fustagno, fiorente nel '400 e nel '500, andò in crisi a partire  dalla seconda metà del '600.
In seguito, con l'avvento della semi-meccanizzazione, Chieri ebbe una ripresa produttiva con l'opificio impiantato da David Levi nel 1809 nei locali dell'ex monastero di Santa Chiara e con la successiva introduzione del telaio Jacquard intorno al 1830.
Nei decenni successivi, e fino alla massima espansione intorno al 1910, l'industria del tessile chierese crebbe in numero di occupati e produzione. Si moltiplicarono le fabbbriche di filati e le tintorie, sebbene ancora sempre collegate ad una rete di tessitue domestiche, tant'è che non si transitava per nessuna strada senza udire il classico battere del telaio. Nel 1822 erano censiti 38 opifici per tessitura con 470 macchine "a mano". nel 1892 gli opifici erano 29 e la produzione si caratterizzava prevalentemente per "mollettoni" e "catalogne" o coperte da letto in cotone, bianche o colorate, e per tessuti "piquets", "bandere", "basini", "terlizzi".

L'industria tessile è tuttora all'avanguardia in tecnologia, servizio, qualità e si specializza costantemente per seguire le esigenze del mercato, distinguendosi in particolare per inventiva e design. Possiede un ciclo completo di lavorazione, che parte dalla progettazione e passa attraverso filatura, tessitura per terminare con il finissaggio idoneo alle caratteristiche tecniche dei vari prodotti. Quale motto è stato assunto: "Tessere il Futuro con i fili del Passato".

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