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» Tari + Tasi + Imu = IUC, esborsi e complicazioni maggiori in arrivo per tutti «
Quanto costano le tasse comunali? Il Consiglio fissa le tariffe per Imu, Tari e Tasi: tanti acronimi che, insieme, ne formano un altro, la IUC ovvero l'Imposta unica comunale che nella realtà è tutt'altro che unica, tutt'altro che semplice, tutt'altro che conveniente: un vero mal di pancia ed un vero salasso per tutti, privati ed aziende.
 
Complessivamente i Chieresi pagheranno 21.1 milioni di euro tra IMU (9.9), TASI (5.8) e TARI (5.4).

Si parte dall’Imu, relativa agli immobili: non pagano le abitazioni principali e assimilate, cioè gli immobili di proprietà di anziani domiciliati in casa di riposo, quelli non affittati e posseduti da cittadini italiani residenti all’estero e, infine, quelli concessi in comodato gratuito ai parenti di primo grado (con la limitazione che il ricevente abbia Isee inferiore a 15 mila euro e un solo fabbricato in comodato).
La tariffa ordinaria arriva all’8 per mille. Le prime case non esenti (categoria A1, A8 e A9) pagano 3,5 per mille. Valgono il 6 per mille, invece, gli alloggi concessi a genitori e figli (quelli non esenti), mentre quelli sfitti scendono arrivando all’8,5. Passano all’8 per mille i fabbricati di categoria D5 (come le banche).Gli immobili affittati a canone concordato, gli alloggi popolari e quelli di categoria D (eccetto D5 e D10) mantengono le quote dello scorso anno: i primi pagano 6 per mille; i secondi 4; gli ultimi 7,6.

Rimane la detrazione di 200 euro per le abitazioni principali, ma sparisce quella di 50 euro per ogni figlio a carico. L'IMU si paga in due rate il 16 giugno e il 16 settembre (la seconda rata potrebbe essere soggetta alla variazione delle aliquote secondo esigenze di Stato e Comuni).

Poi c’è la TASI, cioè la new entry  tariffa per i servizi indivisibili che sostituisce la maggiorazione Tares per i servizi indivisibili introdotta nel 2013. In via assolutamente teorica dovrebbe coprire servizi come la manutenzione delle strade e del verde, l'illuminazione pubblica e la polizia municipale, insomma una tassa nata dal nulla solo per far cassa. La base imponibile è quella dell'IMU (rendita catastale in visura rivalutata ed infine moltiplicata per il coefficiente previsto dalla tipologia di immobile).
 
Spiega l’assessore al bilancio, Antonio Vigliani: «Sono esclusi dal pagamento i fabbricati agricoli e i terreni edificabili posseduti o condotti da imprenditori agricoli. E’ consentita una detrazione di 100 euro per le abitazioni principali, a patto che la rendita catastale dei fabbricati non superi gli 800 euro». Il pagamento è suddiviso in due rate semestrali di pari importo: una il 16 giugno e l’altra il 16 dicembre, come per l’Imu.

La tariffa, in caso di alloggi affittati, va suddivisa tra proprietario (70%) e occupante (30%).

Per il 2014 l’aliquota massima è del 2,5 per mille, riservata a tutte le abitazioni principali. Non pagano soltanto gli alloggi popolari. Invece i fabbricati rurali ad uso strumentale versano l’1 per mille, mentre immobili di categoria D (eccetto D5 e D10), posseduti da anziani in casa di riposo o da italiani residenti all’estero (se non affittati) devono corrispondere l’1,5. Tutti gli altri fabbricati pagano il 2,1 per mille quindi le seconde case pagano in ragione di questa aliquota ma non hanno diritto a detrazioni.
 
Nonostante la complessità del calcolo, il Comune di Chieri, non ha previsto l'invio di moduli pre-compilati come invece sono riusciti a fare altri comuni di dimensione anche decisamente maggiore: resta quindi onere del contribuente anche il conteggio oltre che la corretta compilazione del modello F24. In compenso le autorità comunali hanno recentemente inaugurato in pompa magna un nuovo indispensabile servizio per i cittadini Chieresi: il distributore automatico di sacchetti per i rifiuti !!! (sacchetti gialli per plastica e lattine) Collocato nei pressi della Biblioteca comunale promette di far risparmiare tempo lavorativo ai cittadini ma non può essere usato dai titolari di attività commerciali, industriali o prefessionali !  quasi un ossimoro.

Infine c’è la TARI che sostituisce la Tares, riguarda il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e la fatturazione resta in capo al Consorzio Chierese per i Servizi dal quale si riceveranno i consueti bollettini in acconto e saldo a ridosso della scadenza. Il Municipio precisa che, per il primo anno, diventa un tributo: «Non si prevede più il pagamento dell’Iva, che viene inglobata nella tassa: va comunque versata a chi svolge il servizio» considera l’assessore al bilancio, Antonio Vigliani. Per i privati l'esborso resta il medesimo mentre per le aziende, in costanza di tariffe, aumenterà del 22% perchè non potranno recuperare l'IVA.
 
Le tre rate si pagheranno il giorno 16 dei mesi di marzo, maggio e settembre (dal 2015). L’acconto, per quest’anno sarà dovuto insieme al conguaglio della Tares 2013 ovvero entro il 16 maggio.
«Viene confermata la ripartizione tra utenze domestiche (62%) e non domestiche (38%), ma si abbassa leggermente la tariffa fissa. Al contrario aumenta la parte variabile: 0,093 euro al litro per svuotamento anziché 0,088». Globalmente per l'utente medio è prevedibile un rincaro.
 
Per le utenze non domestiche, la tariffa variabile  del non recuperabile vale 0,093 invece 0,088 euro al litro per svuotamento. Anche qui gli svuotamenti minimi sono 5, con un totale previsto oltre i 19 mila. Per aziende, negozi e altre attività economiche, inoltre, sono stabilite tariffe variabili per gli altri materiali: la carta costa 0,220 euro al litro (anziché 0,222 dello scorso anno), 0,656 il vetro (invece di 0,605), 2,065 l’organico (contro 1,852).
Gli svuotamenti minimi restano cinque (64 mila totali), mentre cresce il costo per il conferimento degli sfalci: 0,222 euro al litro per svuotamento (invece che 0,215).

Per le utenze domestiche, le tariffe fisse cambiano a seconda del numero di persone che compongono il nucleo familiare. I dettagli saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito internet del Comune di Chieri.
 
La Redazione Chieri.info 
 

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